La subacquea è la nostra passione, e i subacquei la nostra famiglia. Non importa che lingua parlano o dove abitano: noi sappiamo cosa significa essere un sub in difficoltà e a prescindere dalle nostre differenze, offriamo loro supporto in ogni modo possibile.
L'aiuto giusto,
al momento giusto
Il Fondo Claudius Obermaier porta il nome di un giovane sub tedesco che è morto durante un'immersione tecnica. Nel momento del bisogno, il Fondo interviene per aiutare coloro che sono stati colpiti, direttamente o indirettamente, da un incidente connesso alla subacquea. Negli anni, il Fondo ha finanziato:
- Assistenza medica speciale
- Evacuazione medica a seguito di gravi incidenti
- Protesi
- Mezzi di trasporto speciali per tetraplegici
- Borse di studio per orfani di subacquei deceduti
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Durante una vacanza subacquea in Cambogia, l'istruttrice belga Adriana K. viene coinvolta in un terribile incidente autobus. È stata gravemente ferita, mentre alcuni altri passeggeri sono morti. È stata lasciata a terra per due ore e infine è stata trasportata in auto all'ospedale di Bangkok. A seguito dell'incidente, si è rotta la schiena in tre piunti diversi e ha dovuto porre fine alla sua attività di istruttrice. È rimasta senza alcun fonte di reddito personale. Il COF è intervenuto per aiutarla, fornendole uno speciale letto ortopedico e trattamenti di kinesiterapia.
"Ieri è stato un giorno da ricordare o da dimenticare. Abbiamo preso un autobus da Sihanoukville a Trat Thailand per insegnare un IDC a Koh Chang...Si sono rotti i freni e con grande velocità l'autista ha cercato di mantenere l'autobus sulle sue ruote. Sembrava che, per un secondo, avesse riguadagnato il controllo, ma poi l'autobus si è spostato da un lato, poi dall'altro, è caduto sul lato destro ed è scivolato giù per la collina ... Ho aiutato Adje a lasciare l'autobus da una delle uscite del tetto, era contusa e aveva molto dolore alla schiena ... Sono rimasto lì per aiutare. Ho tirato fuori una bambina di 2 anni ... Un ragazzo stava in piedi sopra una ragazza cercando di rianimarla. L'abbiamo tirata fuori dall'autobus e ho iniziato la RCP ... Una persona di origine tedesca che vive in Cambogia si è offerta di aiutarci ad arrivare al confine, quindi abbiamo preso un taxi per Pattaya e siamo andati all'ospedale di Bangkok ".
(Marito di Adriana)
"Grazie per il letto medico che ho ricevuto dal COF. Ho dormito lì solo per una settimana, ma i risultati sono già molto buoni: al mattino ho recuperato l'80% della mobilità. Riesco anche dormire tutta la notte, cosa che non era stata più possibile dal giorno del mio incidente. Grazie ancora. "
(Adriana K.)
Nel 2013, Jorge B, un subacqueo portoghese muore durante un'immersione, lasciando la moglie e due figlie. Il Fondo ha supportato la famiglia di Jorge donando 5.000€, affinché fossero finanziati gli studi della figlia più piccola.
La donazione è avvenuta durante una cerimonia pubblica tenutasi a Lisbona nel settembre 2014.
Quando chi amiamo pratica degli sport rischiosi, in cui la tecnologia dovrebbe tenere sotto controllo il rischio, non possiamo neanche immaginare che un'immersione, un saluto come tanti altri possa essere l'ultimo. Solo quando affrontiamo una perdita, capiamo che ciò che sembra impossibile accada, in realtà può accadere.
La perdita di Jorge è stata improvvisa e feroce, e nè io nè nostra figlia Margarida eravamo preparate ad affrontare una simile evenienza. E' stato un anno molto difficile per noi, in cui nulla è stato capace di alleviare il dolore. Non aver avuto neanche la possibilità di salutare Jorge ha reso tutto ancora più difficile.
Per me e per Margarida, prendere parte alla cerimonia del Fondo Claudius Obermaier a Lisbona è stato di grande conforto e ci ha permesso di riappacificarci in armonia con la passione di Jorge per le immersioni, facendoci sentire il calore di una famiglia allargata. Per Margarida, in particolare, è stato molto importante stimolare l'ammirazione per il proprio padre e per il suo lavoro e sentire quanto fosse tenuto in considerazione dai presenti alla cerimonia. Inoltre, per quanto riguarda il supporto economico, sebbene ad alcuni possa sembrare un piccolo aiuto, chi ha affrontato esperienze così tragiche sa quanto anche questo possa fare la differenza.
Non ho parole per descrivere quanto sia importante sentire la presenza di color che non ci sono più attraverso i gesti di chi rimane e, con uno spirito di solidarietà, mitigare quel dolore che, sebbene sempre con noi, diventa meno arido e duro. Grazie per il vostro supporto."
(La moglie di Jorge)
Il 16 aprile 2013, a Koh Tachai, Thailandia, una tempesta colpisce improvvisamente la zona e la barca per immersioni Little Princess affonda. Gli istruttori presenti e l'equipaggio hanno scelto di non abbandonare la nave fino a quando non fossero stati in salvo tutti gli altri. A questi eroi il Fondo è profondamente riconoscente per l’esempio di coraggio e di altruismo dato e, come segno tangibile di ciò, ha finanziato l’acquisto della loro attrezzatura, persa mentre erano impegnati a salvare altre vite.
"Avete aiutato tutti gli istruttori e l'equipaggio thailandese che era a bordo in quello sfortunatissimo giorno. Tutto ciò ci ha colpiti profondamente. Personalmente sarò molto felice di rinnovare la mia iscrizione fino a quando sarò istruttore, in segno di gratitudine verso coloro che sono stati così generosi durante questo difficile momento".
(Sopravvissuto al naufragio/ Iscritto DAN)
Il 26 dicembre 2004, un disastroso tsunami colpisce una vasta area dell'Oceano Indiano, causando migliaia di morti e devastazione assoluta. Nei primi mesi del 2005, DAN Europe ha supportato una task force internazionale guidata dall'Universita sudafricana di Witwatersrand grazie alla quale sono stati identificati 180 corpi sepolti in 92 isole diverse, nel massimo rispetto delle tradizioni locali, particolarmente rigide verso l'esumazione di cadaveri.
"Il Disaster Victim Identification Team ringrazia le autorità maldiviane per la loro infinita ospitalità e per aver fatto sì che il nostro compito si svolgesse in un'atmosfera di piena collaborazione e amicizia. Tutti noi abbiamo vissuto un'esperienza dolorosa ma impareggiabile in termini di gestione di disastri internazionali e stabilito un legame anche con le autorità indiane e maldiviane".
Il Team DVI
"L'energia della popolazione locale è stata incredibile, nonostante le circostanze. Per loro ottimismo significa futuro ed è con questo spirito che ognuno di noi ha pensato alla ricostruzione dopo il disastro, ogununo di noi con il sorriso sulle labbra. Continuare a fare il nostro lavoro, continuare a portare i subacquei in quei luoghi è il modo migliore per aiutare"
Seiji Atsuta- Istruttore/ DAN Japan
"Ottimo lavoro DAN! Da sempre la scelta migliore per tutti i subacquei; questa storia dimostra che DAN è più di un'assicurazione...DAN ha un cuore!"
(Tom S., via Facebook)
"DAN ha fatto più di quanto fosse di propria competenza. Capita raramente di questi tempi".
(Hugo B., via Facebook)